L’intervento consisteva nell’estensione del parcheggio esistente sul tetto della piastra dedicata al commerciale, ai fini di ottenere, anche grazie a una nuova distribuzione, 13 posti auto in più rispetto alla situazione esistente. A tale scopo è stata ideata una nuova struttura portante indipendente in calcestruzzo armato, avanzata rispetto al fronte esistente della piastra su cui si appoggia prolungandosi verso il lato strada. I quattro grossi pilastri concepiti a sostegno dello sbalzo avrebbero dovuto essere realizzati in calcestruzzo armato gettato in opera con casseri prefabbricati di tipo industriale, con finitura “faccia a vista” molto curata ed uniforme nelle superfici, a sottolineare le qualità plastiche e visive. I quattro pilastri portanti infatti sono orientati e sagomati in modo da favorire al massimo la percezione visiva all’esterno dall’interno del fabbricato e senza togliere nulla della percezione visiva delle vetrine per chi percorre la via; inoltre la particolare forma “ad ala”, conferisce una nuova dignità architettonica all’intero fabbricato, totalmente privo di qualsivoglia contenuto architettonico di pregio. Il porticato risultante rende di conseguenza più confortevole e riparato l’accesso alla parte commerciale sottostante, originariamente totalmente esposta, separando la prima fascia di impatto con la strada di circonvallazione molto trafficata, costituendo di fatto un filtro alla percezione visiva della stessa, conferendo al tutto un aspetto di tipo urbano classico. A completamento dell’ampliamento del parcheggio era prevista una pensilina in acciaio, verniciato in colore grigio chiaro metallizzato, che non funge da copertura vera e propria dagli agenti atmosferici, ma solo da riparo dal sole. Tale manufatto frangi sole, come il nuovo parapetto, segue le linee architettoniche dinamiche e visive suggerite dalle strutture sottostanti, completandone l’effetto e la percezione dinamica. Il progetto oggi visibile, realizzato secondo tutt’altri criteri e contenuti da altra direzione tecnica, è stato di fatto stravolto nei suoi contenuti, a partire da quelli plastici e formali, fino ad azzerare qualsiasi contenuto architettonico precedentemente concepito, ciò nonostante ha conservato i contenuti essenziali dell’impianto progettuale originariamente previsto, stravolgendo semplicemente attraverso la variazione banale di forme e di materiali impiegati qualsiasi relazione precedentemente stabilita.

Posted by andrea in : 2006 Progetti progetti non realizzati,

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