L’intervento di interior design realizzato è una parte di un più completo ed organico progetto di riorganizzazione degli spazi interni del piccolo capannone, che prevedeva anche collegamenti interni su differenti livelli, che non è stata realizzata nel suo complesso secondo le indicazione date nel medesimo.
La reception, che doveva essere di questo progetto la prima realizzazione, si ispira nelle forme dinamiche ad alcuni studi grafici e scultorei realizzati all’epoca da Enrico Paganelli, che collaborerà al progetto stesso.
Questi studi vengono elaborati e trasposti nello spazio interno del capannone su altra scala fino a diventare un allestimento permanente, funzionale alle necessità di una reception che, oltre ad assolvere agli aspetti tecnici specifici, debba trasmettere un’immagine compiuta fortemente evocativa.
Le strutture curve si inseguono e sovrappongono su piani differenti dando vita in un gioco contraddittorio ad uno spazio sincopato, dove si alternano a “leggere” vele metalliche “eterei” corpi solidi, lucidi e quasi trasparenti nel loro riflesso dell’intorno.
Le parti metalliche sono realizzate con lastre di ferro ossidato naturalmente e non trattato fissate fra di loro con chiodi ribattuti, le superfici lucide, rivestite di piastrelle in vetro – che nel progetto originale erano previste in colore blu per una superficie e rosso per l’altra, e per volontà della Committenza sono state trasformate in colore unico bianco – sono realizzate con struttura metallica e fogli di cartongesso.