L’intervento progettato consisteva originariamente nel recupero delle due distinte unità esistenti, partendo dalla riconoscibilità dei caratteri tipologici storici e dalle esigenze culturali e tecnologiche contemporanee per dare luogo a delle architetture di questo tempo, seppur nel rispetto della tradizione. Le caratteristiche tecniche e formali degli edifici sono identiche e i caratteri di riconoscibilità degli stessi erano stati pensati per dare unità e coerenza grafica, materica ed architettonica all’intervento, pur nella volontà di evidenziare la singolarità delle due case. La struttura portante è stata pensata con cemento armato e blocchi di laterizio portante, sulla quale era prevista la realizzazione dei rivestimenti di pietra naturale a spacco ancorata alla muratura portante, secondo una tecnologia consolidata che prevede anche l’interposizione del necessario strato coibente tra pietra e parete interna. Il tetto doveva essere realizzato con struttura in legno ed impalcato d’assi in vista, la copertura vera e propria era prevista in lastre coibentate in titanio, ciò al fine di garantire una sopravvivenza pressoché illimitata al tetto stesso e di conseguenza all’edificio sottostante. Le parti impiantistiche per riscaldamento e le canne fumarie dei camini interni sono concentrate in due elementi esterni dalla spiccata valenza simbolica, concepiti anch’essi con rivestimento in lastre di titanio, come per il tetto, che costituiscono il più evidente ed esplicito elemento di riconoscibilità, ma anche elemento coerentemente progettuale di continuità tra i due interventi. La carpenteria portante in generale era in metallo, anche se per ragioni di staticità, oltre che di “misura” compositiva, le piccole capriate esterne in vista erano previste in ferro con profilati del tipo HEA, anch’essi verniciati per coerenza e uniformità in colore bruno tipo ferro micaceo. I serramenti in legno e le chiusure di sicurezza esterne oltre alle finiture degli stessi in ferro e dipinte in colore bruno con vernice, sempre del tipo ferro micaceo. Visto il minimo spazio disponibile all’interno delle case è stata data notevole importanza alle logge esterne, di cui entrambe i fabbricati sarebbero stati dotati, che costituiscono nella stagione estiva un complemento indispensabile all’utilizzo di così ristretti ambienti.

Il progetto, realizzato secondo tutt’altri criteri e contenuti oltre che criteri di impatto ambientale, realizzato con altra direzione tecnica e progettuale, è stato di fatto stravolto nei suoi contenuti.

Posted by andrea in : 2006 Progetti progetti non realizzati ristrutturazioni e ampliamenti,

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